Poi si appura che Lorenza -donna in grado di riconoscere una specie botanica da un'occhiata noncurante gettata a cento metri di distanza- è nata a Demonte.
De pronto mi ritrovo tra le mani una vecchia edizione de "Il mondo dei vinti" -documento eccezionale: se secoli fa fosse stato in programma per l'esame di Storia dell'agricoltura insieme a "Il capitalismo nelle campagne" avrei ringraziato, y de corazon. Grazie Revelli per aver dimostrato che anche una ricerca sociologica ed antropologica può colpire al cuore in modo definitivo.
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[Limone Piemonte] Prima di risalire la strada che porta all'albergo, ci sediamo al Caffè Carillon, sotto il portico vicino alla piazza, che ha l'aria del locale di antica eleganza; beviamo grappa di moscato e l'Amaro alpino alle erbe prodotto dallo stesso Caffè. [...] in un disegno tutte le valli occitane del Piemonte e soprattutto l'area occitana intera, che va dall'Atlantico fin qui. Estesissima quindi: nel medioevo fu l'area della religione catara.
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Lunedì 30 agosto 2004
[Saorge] Il paese è molto caratteristico, vale la pena di visitarlo: medievale, con strette strade, portichetti, colore grigio. Camminiamo per un quarto d'ora, vediamo numerose insegne in lingua occitana. Sandro ascolta un curioso scambio di battute: una persona dice a un'altra à demain, e questa risponde à deux pieds (à demain suona come à deux mains), senza ridere, così come una risposta in uso.
Un mese di Occitania -dove hai detto che è?- come piovesse.
(Due coincidenze sono un indizio, tre sono una prova: e cinque?)
Son qui dunque reduce da biciclettata sotto un non metaforico acquazzone: torno or ora dalla visione de Il vento fa il suo giro (davanti al fato non ci si può esimere, si sa).
E quindi ne parlo, neh?
Gente avvisata. Voi statevi accura, capace che poi segua pure dibattito ;)
Sereni, Emilio / Il capitalismo nelle campagne : (1860-1900) : con un nuovo saggio introduttivo - Torino : Einaudi, 19..
Revelli, Nuto / Il mondo dei vinti : testimonianze di vita contadina - Torino : Einaudi, 1977 (2. ed.)
4 commenti:
"Chiamami Ismaele", mi sta dicendo Valerio. Ma io invece continuerò a chiamarlo FrancoW. Che non confonda ulteriormente le idee!... Insomma siamo entrambi molto grati per il bellissimo post e per l'immeritato spazio dedicato ai brandelli di diario. E andremo a vedere al più presto "Il vento fa il suo giro". Volevo trovare un pezzo degno in lingua d'oc a mo' di dedica, ma il web ne è tristemente sprovvisto. Sob.
Occitania forever!
Difficilino trovare Il vento nelle sale, mi sa: in Italia sta girando in modo assai irrituale, in pratica per passaparola.
Grazie a voi due (o siete tre..?)
Cara Equipaje,
siamo tanti tantissimi... Ma io solo ho scoperto il sito
http://www.occitania.it/.
Ti mando questa bella poesia di Bep Rous, poeta occitano della valle Stura, contenuta nella pagina
http://www.occitania.it/poesie.htm.
"Pastre"
Sentour salihà de féo / al soump di pastural, / sai parc enquiaous d'estelo, / aprés di journ chaumà / ar càous di barmo vùido, / souvet de lach monsù / sai peiro dal veilòou, / sioun de soulei blagard / sal biòi de n'arjansano./ E sourès pastre!
Cuberto àigro / d'en avour eimà, / siernù al marì temp / sai brin pichòt de lano!
"Pastore"
Sentore salato di pecora / al termine dei pascoli, / su recinti chiusi da stelle, / dopo i giorni sonnecchiati / al piede delle caverne vuote, / augurio di latte munto / sulle pietre dove mungendo si veglia, / secchio di sole festoso / sul blu delle genziane. / E sarai pastore! / Coperta rafferma / di un ribrezzo amato, / scelto a cattivo tempo / su minuti bioccoli di lana!
grazie di avermi girato la poesia, che ovviamente nel mio blog ci sta "a casa sua".
occitania, la terra che calpesto nelle giornate estive... i pascoli della amata Val Maira, dove torno quando posso, anche se la vita mi ha poi portata in Val Cenischia, a scrutare da lontano le vette del Cuneese... potrei parlarne per ore, ma adesso mi limito a salutare ed invitarti a tornare da me.
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