giovedì 24 settembre 2009

A futura memoria








Una volta buttato il sasso nell'acqua i cerchi si allargano rapidamente, le domande suscitano altre domande. Un unico oggetto e tante visioni diverse: si chiama "circolazione delle idee". Ma è una faticaccia scovare e rincorrere gli interventi stimolanti -tali sono quelli che si son letti nei giorni scorsi in tema di "specie aliene invasive" (IAS), conservazione della biodiversità e rapporto Uomo/Natura- dis/persi negli anfratti della Rete.
A vantaggio dei posteri, raggruppo dunque qui un po' di link a mio avviso interessanti. Tu chiamale, se vuoi, deformazioni (professionali).
Elenco provvisorio, suscettibile di eventuali aggiunte ed aggiornamenti.

Questo il post (maggio 2009) che ha dato inizio alle danze:
Anche i marziani sono verdi
e, in realtà, in questo fondamentale post di Meristemi c'è già quasi tutto: definizione del problema, esempi, analisi, discussione.

Tupaia -autrice di un brillante e ben noto blog di zoologia- non è intervenuta in questo giro di opinioni ma un suo vecchio post titolato L'invasione degli alieni continua (agosto 2008) risulta utile per inquadrare in modo chiaro la questione IAS (prima parte dedicata agli esempi, seconda alla discussione).

I due post che ho dedicato al tema prendendo spunto dal libro "Clandestini" hanno generato parecchi interessanti commenti, che
iniziano qui
e continuano qui
(a proposito di salvaguardia della biodiversità attuale, nei commenti cfr. in particolare gli interventi di Andrea, da anni impegnato a "salvare" specie della sua zona)

Son spuntati anche vari altri post su blog amici e/o siti:

* Nicola interviene a 360° su Terranauta

* Renato su Selvatici illustra il concetto di Ecologia profonda

* Giam del gruppo di lettura di Vaiano (Prato) prende anch'egli le mosse da "Clandestini" e dedica un un post all'argomento

* Paolo su Attraverso giardini richiama le controverse tesi (peraltro in parte adottate anche da Nicola su Terranauta, see above) di David Theodoropoulus ("David la mette giù dura ed arriva a sostenere che le piante aliene invasive sono sintomi e non cause della modificazione degli ecosistemi. Insinua David: e se la bioinvasione fosse una via per lenire le ferite di un organismo globale?") [29/09]

* Mimma Pallavicini interviene sul suo blog [30/09].

* ancora da Nicola, vd. anche i commenti a questo post [30/09]


Letture:
- un amato/odiato Theodoropoulus segnalato da Nicola: Native Vs. Exotics, the Myth of the Menace [29/09]
- un articolo di Mark Davis su New Scientist del 25 settembre segnalato da Meristemi: Immigrant species aren't all bad [30/09]
> "Invasive species as ecological Threat" di Paul H. Gobster, linkata in questo post di Nicola [04/10].


Qui trovate gli elenchi de:
- i 100 organismi alieni più pericolosi del mondo (ISSG e IUCN)
- gli organismi alieni in Europa e in Italia (DAISIE).


Tornando ab ovo: vale infine senz'altro la pena di prendersi la briga di leggere anche questo brevissimo post dove, ben infrattate nei commenti, ci sono varie intriganti considerazioni di Silphion -aka Marco Valussi- a proposito del rapporto Uomo/Natura.

C'è parecchio da leggere, insomma :)


***
E infine, sia pure in ritardo di un paio di giorni: buon equinozio! Ora siamo ufficialmente nel Regno delle Tenebre ;)

(illustrazione: Wikipedia)

giovedì 17 settembre 2009

Gender issues nell'orto

Specie aliena non invasiva


Agosto, buen retiro, orto.
Sei piantine di pomodoro sei, le prime dopo forse mezzo secolo in quest'angolo di terra. Un passo irrilevante per l'autosussistenza, un balzo gigantesco per il buen retiro. In qual direzione questo balzo, questo è oggetto di ampio dibattito.

Lei si affanna brandendo le forbici e compiendo gesti apotropaici intorno alle sei piantine sei.
Lui osserva la scena con espressione pensierosa, le braccia strettamente conserte.

Lui: Come hai detto che si chiama questa operazione?
Lei: Sfemminellatura.
Lui: Mm. Definisci sfemminellatura.
Lei (ovvia): Togliere le femminelle.
Lui: Una femminella, ovvero..?
Lei (più petulante di Hermione Granger, citando gli amicidellorto): Chiamasi femminella il rametto che cresce lateralmente al tronco, appena sopra l'attaccatura delle foglie. Normalmente si elimina per concentrare i frutti sul tronco principale.
Lui: Quindi insomma una femminella è un qualcosa che...
Lei: ... mina il vigore, tende a ridurre la produzione, è un elemento decorativo ma inutile a fini pratici e, non ultimo, fa pure perdere tempo. Ehi, che cos'è quel sorr...
Lui: ...
Lei: ...
Lui: ...
Lei: E fanculizzarsi, ogni tanto?
Lui: L'hai detto tu!
Lei: E tu l'hai pensato!

Segue rissa.

Che poi a rigore non si chiama nemmeno sfemminellatura, ma: scacchiatura. Appunto.


Chissà se gli ultimi pomodori ancora verdi sulle piantine gliela faranno?

lunedì 7 settembre 2009

Ora e sempre clandestini

Marco Di Domenico -autore di Clandestini : animali e piante senza permesso di soggiorno e persona davvero simpatica e gradevole- ha risposto ad alcuni commenti al post precedente. Riposto qui il suo intervento -limitandomi ad attivare i link- perché laggiù in coda rischia di passare inosservato, e sarebbe un autentico peccato.
Di aliens e clandestini, è certo, qui torneremo a parlare: perché è tema dai mille risvolti e dalle mille ricadute ed in questi tempi oscuri e impauriti si avverte un gran bisogno, mi pare, di scambiare e chiarirsi un po' le idee. Siam personcine sociali e socievoli qui, nonché "individui vitali che si scambiano luoghi e informazioni", non sia mai che qualcuno rimanga ad arrovellarsi in solitudine nel chiuso della propria stanzetta ;)

Grazie mille a Marco, buon lunedì e un abbraccio a tutte/i.


Divieto di Ailanto? Ah-ah!
(Milano, via Chiese)



Marco Di Domenico
6-set-2009 22.31.00
wrote:

cari lettori tutti,
tra uno scatolone e un altro, l'iscrizione al medico di base, il cambio delle utenze e quello del conto corrente, riesco a leggere la posta e vedo con piacere che i clandestini continuano a suscitare curiosità. pleonastico dire che gongolo di piacere e che l'idea di parlarne a voce insieme da qualche parte in toscana mi sembra sempre più bella. rispondo in ordine sparso a qualche questione che ho letto qua e là.

1. I conigli baby di ERBAVIOLA dovrebbero essere in realtà minilepri o silvilaghi (Sylvilagus floridanus) di origine nordamericana (tanto per cambiare), introdotti in Italia a scopo venatorio già dagli anni sessanta e acclimatati in tutta l'Italia settentrionale. insomma non bastavano agli amici cacciatori le lepri europee e i conigli, tutti introdotti.

2. La impatiens di CAT è diffusa qua e là anche nel Lazio e in Umbria, sempre in luoghi umidi. si: bella è bella...

3. per MANU: l'ottimo miele di acacia (cioè di robinia) è si ottimo, ma spesso pieno di robaccia, perché le robinie crescono sovente lungo strade e ferrovie, dove polveri e metalli abbondano. vai a dire alle api di bottinare solo su robinie pulite.

4. e sono quasi d'accordo con NICOLA. la dispersione dei viventi è insita nella vita stessa, e l'uomo ha solo accelerato il processo. il problema è che l'ha accelerato troppo! e non lo controlla più. l'ailanto non sarebbe arrivato da solo dalla cina, e del resto nemmeno il pomodoro, che dio ce lo conservi. solo che il pomodoro non dà origine a popolazioni selvatiche vitali, anche se è vero che singoli semi germinano qua e là. ma poi la cosa finisce lì. il pomodoro è una coltura controllabile, neutra. l'ailanto no. e non se ne sentiva sinceramente la mancanza. e non è una questione di utilitarismo. forse se i pomodori fossero infestanti li considereremmo diversamente e li faremmo secchi col diserbante, chissà.

5. a PAOLO TASINI dico che ha ragione. la vita E' rimescolamento, a tutti i livelli: molecolare, cellulare, tissutale, sistemico, individuale e popolazionale. e pure interspecifico. non ci sarebbe vita se l'ipofisi non dialogasse con l'occhio e questo con il piede, nemmeno se gli individui non si scambiassero luoghi e informazioni, dai batteri all'uomo, passando per i funghi e le piante, lo fanno tutti. e meno male. ma - ripeto - il ritmo è ormai eccessivo, e questo solo per azione umana, e solo o quasi negli ultimi 500 anni.

namaste a tutti, e se volete a presto. il 12 e il 13 sarò a mantova per il festivaletteratura a presentare il libro. ho un paio di incontri e comunque trovate tutto sul sito del festival. se qualcuno ci capita...

marco.