giovedì 30 ottobre 2008

Liberi pensieri crescono, invisibili




Il collettivo "Solo liberi pensieri" impegnato in una lezione di filosofia all'aperto. Piazza Navona, Roma, 29 ottobre 2008.


È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati".


Dev'esser stato invisibile anche il camioncino pieno di spranghe tricolori parcheggiato tra Piazza Navona e via Agonale -"plausibile quanto un'astronave aliena". Vaya coincidencia.

Mi scuserete per l'OT. Io vado a camminarci un po' su, ci si rilegge lunedì.

"né rossi, né neri / volto coperto, solo liberi pensieri"
(slogan caro al BISL)
"né destra né sinistra... avanti! nasce Radio Bandiera Nera"
(mi scuseranno anche loro, se non li linko).

11 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di “liberi pensieri”, rimarchevole la prima pagina di Libero di ieri, con foto degli sprangatori con mazze tricolori ed annessa editorialessa di Gianluigi Paragone: «Visto? Per questi pacifisti ci vuol la polizia». Chiaro, no?

Vedi: http://speedyprefe.blogspot.com/2008/10/questo-non-si-pu-tollerare.html

equipaje ha detto...

Neolingua e bispensiero crescono a vista d'occhio, sì. E, in aggiunta, qui siamo probabilmente alla copertura plateale.

Prima quello che dice gli mandiamo la polizia anzi no, poi quell'altro che vuole sentire le sirene delle ambulanze, poi la linea della palma che riferisce in Parlamento, infine quell'altro ancora che riemerge giusto giusto ora -a proposito di ritorno del grembiulino.

Non so tu, ma io trovo il momento davvero al-lar-man-te.

Basta fantascienza, è arrivato per me il momento di comperare un televisore.

Un abrazo.

ivana ha detto...

Ciaooo!!!

Complimenti...penso che farò delle belle puntatine, a vedere la natura dal tuo punto di vista!
Davvero interessante e piacevole la lettura, oltre che ricca!!!!

Buona settimana!
(sono arrivata qui da CAT!)

ivana

Anonimo ha detto...

sinceramente, come sempre, a me sembra che ci sia dietro una gran montatura politica (non parlo delle scontro, ma dell'intera protesta studentesca)

la scuola NON FUNZIONA, può un professore universitario disperarsi perchè le tesi che gli vengono sottoposte in visione sono zeppe di ORRORI ortografici? altro che preoccuparsi dei concetti...

equipaje ha detto...

D'accordo, non funziona: occorre dunque migliorarla, certo non affossarla. Ma non ci tengo ad entrar nel merito.

Con il post mi limitavo a segnalare che, insieme al minimo segnale critico ormai compaiono direttamente le squadracce: nel migliore dei casi "non notate" ed ampiamente tollerate dalle forze dell'ordine. "Solo" questo, giusto una pinzillaccherina.


(Ivana, benvenuta).

Anonimo ha detto...

Cara Equipaje, il momento giusto per “al-lar-mar-si” è purtroppo già passato, e da diversi anni. La democrazia italiana non dispone più del suo sistema immunitario, e manca la più pallida idea di come ricostituirne gli anticorpi perduti.

Gli appelli tardivi di chi ha dormito ed inciuciato servono tuttalpiù alla “naturale regolarità”.

Anonimo ha detto...

Le storie si ripetono, nessuno o quasi inorridisce.
Come cantava De André:
bisogna farne di strada
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.

Anonimo ha detto...

E' meglio che non dica cosa ne penso, è la logica conseguenza della dittatura mediatica in cui si sono trasformate le democrazie. E io continuo a vivere senza televisore, e ascoltare Radio Nostalgia (quella genovese, non fraintendiamo...)

Equipaje: problema risolto, è la Maclura pomifera o spino degli Osagi, io mi ero fatto ingannare dalle dimensioni e ci ho fatto una figura barbina ;-((

Quindi niente agrume ma un frutto praticamente immangiabile se non dagli indiani d'America.

Paolo caprettetibetane

equipaje ha detto...

Paolo, ma qual figura barbina?! Sei un mito, lasciati pregare :)))

Wikispiega:
Maclura pomifera

(mai che questa donna abbia per le mani una piantina normale, chessò io, una robinia? una betulla? ;)

(Nicola: io e te invece in ginocchio sui ceci sino a Natale, eehhh)

Anonimo ha detto...

Ci ho ripensato molto a questa foto, come somiglia alle troppe del G8 o a quelle della mia giovinezza ribelle, è una violenza mille volte minore a quella delle guerre e delle dittature di tutti i tempi e di tutti i paesi. Chissà se faranno mai delle novelle televisive con questi poliziotti, questi carabinieri, questi militari? Questo è il potere politico, economico, culturale che governa questo pianeta... le altre facce che ci mostra sono quelle imbellettate che appaiono per il nostro rincretinimento collettivo.
Quando nulla salta agli occhi, è tempo che gli occhi imparino a saltare. Buon cammino Renato

equipaje ha detto...

Ecco, Renato: considerazioni simili alle tue vengono spesso anche a me, ma non questa volta e non con questa foto. Qui è superiore la sensazione del riscivolamento verso gli anni '20.

Gambero, posso solo, ohime', concordare. Ma ci vedo svariate cose "più allarmanti" (qui ed ora non mi ci stanno, però).

(e non mi fare il verso, oh! :)