Libri sul giardino, parecchi o anche molti, mai quelli che cerchi veramente.
Disposti su cubi almeno apparentemente tematici -senz'altro più ordinati rispetto allo scorso anno. Cubi di Letteratura e filosofia, Storia e architettura, Paesaggio conservazione e salvaguardia, Ville e giardini, Profumi e sapori, Cucina, Illustrazione botanica, Tecniche di giardinaggio: potature, permacoltura, idroponia. E poi cubetti dedicati al bonsai, ai bambini, all'arte topiaria, alle erbe spontanee, al garden lighting, agli erbari (podiense, esotico, di Tolkien: alcuni, tocca ammettere, splendidi). O alle monografie: camelie, iris, grasse, rose, peonie, patate (giuro), gypsophile, gerani pelargoni. E ad alcuni pittoreschi libretti per realizzare oggettini Biedermeier, fiori secchi, fiori sui sassi, a uncinetto, a punto croce, di stoffa, di perline e filo mouliné (garantisco che potete serenamente seguitare ad ignorare senso ed essenza del filo mouliné senza graffi alla vostra cultura).
Di tutto un po'. Una visione d'insieme, per forza di cose sfocata ed approssimativa, delle numerose declinazioni realizzate, possibili, potenziali, sognate, sognabili de: Il Giardino.
Una mostra un po' affastellata, con una sorta di affanno nell'elencazione di tutti i possibili rivoli, utilizzi, risvolti, cantoni, possibilità: un esaminando che ripete diligentemente tutti i punti salienti mandati a memoria, e peccato per quell'antipatica ansia da prestazione che li rende poi così simili all'elenco telefonico di Atlantide.
Poi per il resto della domenica c'è la Graziella evergreen, le altre Ville che oggi non ci andiamo tanto Verbania è a due passi e ci si torna in qualsiasi momento -ed infatti la mia ultima volta a Villa Taranto resta quella con il fidanzatino del liceo durante il V Governo Moro o giù di lì-, l'Isolino di San Giovanni già avvolto nelle nebbie, il passeggio col gelato da passeggio sul lago sempre un po' malinconico, l'ancor più malinconica chilometrica coda del ritorno.
L'anno prossimo sto a casa, lo giuro: che' qui si critica e si critica, ma poi si seguita a sovvenzionare l'editoria la più varia ed eventuale, mannaggia a me.
Buon autunno, e buon lunedì.
17 commenti:
santo cielo! Qui, dal mondo dell'approssimazione e delle piantine sul balcone, siamo veramente impressionate :*
i.
santi numi, un commento dalla mia avvocata :)
l'impressione è tutta mia, garantisco :)) * *
(a presto?)
e che e', ci si mette d'accordo qui? :D
almeno da te c'era una sorta di sindrome di stendhal per eccesso di fuffa. Dalle mie parti non c'era eccesso di niente, come ben puoi immaginare in 200 mq divisi in 3.
Senti, l'anno prossimo circa a questa stagione, ce lo ricordiamo a vicenda: sciò, sciò, via di qui, in giro per monti, anche se diluvia :D
mi piacciono i tuoi sentieri
posso "adottarti"?
intanto ti ho scritto da me:
cara equipaje
mi hai fatto una bella sorpresa a venire qui di soppiatto, come dici tu.
mi sembra che tu metta l'accento su un aspetto nevralgico, ossia la degradazione di entrambi i modelli (quallo femminile e quello maschile). non mi sembra il caso di cercare colpevoli, poichè non ce ne sono. è semplicemente andata così. la mia generazione (1948) ha contribuito a questa degradazione con l'ideologismo, con l'ncapacità ad incarnare forti e durevoli modelli di comportamanto. non so la tua. quanto alle prossime generazioni se la dovranno vedere con una europa sovraccarica di religiosi musulmani. vedremo come riuscirà ad imporre a loro i principi di libertà che pure si sono diffusi.
infine non credo che risè sia in anticipo: semplicemente ha verificato nel suo studio di psicanalista lo sfacelo dovuto a queste trasformazioni.
ti ringrazio per la tua argomentazione su cui mi piacerebbe ritornare
ciao
sttt shhttt, ma che di soppiatto è se fai così? ;)
il discorso sul varesotto selvatico continua da te, merci
(quanto all'adozione, ora chiedo all'avvocata la' sopra, ma credo manchi la precondizione della sufficiente differenza d'età) (potrei non avere nemmeno vent'anni compiuti, y que?) :-P
franza: non eccesso di fuffa, che' c'erano cosette anche pregevoli (ma dagli anta agli enta anche lì, come no).
Eccesso e basta, mostra confusiva: mancanza di suggerimenti e di percorsi di lettura (dove l'ho già sentita, questa?) e insomma, in generale, di un più convincente impianto culturale. Mah.
mah. davvero. mi capitano considerazioni simili alle tue su tutti gli eventi editoriali recenti, quando non mi capita proprio di dire 'me dio che pelotas gigantes y magnificentes di wasted time!' (così, un po' per eresia e un po' per non essere compresa dai vicini)
E poi soprattutto: basta con questo puntocroce e filo mouliné e filet e mezzopunto e tortillas de pelotas dei fucked lavori femminili. Vai alla fiera delle erbe antiche e c'è il libretto sulle salvie e rosmarini a puntocroce, vai alla conferenza sullo specismo e ci sono gli orsi a puntocroce... ma mi sai dire tu che sei più esperta, per contrappasso quando fanno la manifestazione del puntocroce ci portano anche i vasi di rosmarino e l'orso marsigliano? Perché nel caso io mi prenoto per la fiera del puntocroce, sarebbe la volta che riesce a non far rabbrividire il mio senso estetico.
Ma tu guarda se una Reverenda Madre deve leggere queste blasfemie a notte alta. I fucked lavori femminili? Le tortillas di pelotas macrame'?!
Ma come come come! E io che m'ero ormai fatta persuasa che tutto questo fiorire editoriale di puntocroce fosse principalmente rivolto proprio a voi giovini donne trentenni -dopo il ciclostile e i reggiseni bruciati in piazza dalle genitrici credevo appunto foste impegnate a riscoprire i lavori al tombolo e i merletti (e sorvolo sul resto, che appunto son Reverenda assai).
E' tornata Erbaviola! :D
(e con lo smalto sbrilluccicante, altroche') :)))
[wikinota sull'orso marsigliano: rarissimo incrocio franco-abruzzese, ma inutile cercarlo su google] ;)
buon autunno a tutti!
buon autunno a te, Equipaje!...
da sotto a un soffice piumone, ascoltando la musica di Händel, la più dolcemente autunnale delle musiche
(scrivo "franco" e dopo mesi e mesi si riappalesa francow.
il potere mentale di noi bene gesserit è portentoso, sì) ;)
uauauah! l'orso marsigliano resterà nella storia e nel mio bestiario personale. Trattasi di orso particolarmente dedito alla pulizia con eco-saponi :D
Ora mi perdoni Reverendissima Madre, tra le incombenze del trasloco mi attende anche la bonifica della nuova dimora da tendine a filet, la devo ahimé lasciare.
p.s.
La mia generazione temo sia quella che brucia in piazza il centrino e si tiene stretto il wonderbra... abbiamo mobili rigati ma delle tette spettacolari, con rispetto parlando.
ehm.. no il Cevedale a punto croce non c'era. E nemmeno il Cantinaccio a macramé. Il libro sulle erbe aromatiche però c'era eh, eccome.
PS: ehi, biondina, anzi, Violetta, hai qualcosa da dire sulle tette della NOSTRA GENERAZIONE? Gran tette alla nostra veneranda età, dammi retta! :D
Ulteriore wikinota sul Cantinaccio: noto massiccio delle Alpi Orientali a forma di barrique, al tramonto assume un'intensa colorazione rosé.
Spritz libero e wonder Bra (CN) per tutti e tutte ;)
Secondo me siete cadute in una fitta trama ordita dal Segreto Ordine dei Puntocrociani.
Nos importa un bledo, qui siamo abbonate a Mani di Fata carabina.
(Dotto' mi stia un attimo lì, ho una cosetta per lei ;)
Fermo nel senso che devi prendere la mira con la carabina?
No dotto', lei al momento ci è più utile vivo. Lei, e un buon avvocato residente a Bolzano, magari.
;)
Posta un commento