giovedì 15 agosto 2013

Adiós, hermano



Renato, il Selvatico, è stato un lettore attentissimo, sempre capace di cogliere le sfumature tra le righe. Ed è stato, soprattutto, un uomo sensibile, sempre capace di emozionarsi, commuoversi e indignarsi per piante, animali, altri esseri umani. Sensibilità la sua non solo umana ma anche politica: la dimensione collettiva è sempre stata una preoccupazione presente nei suoi scritti e nei suoi post, sia pur declinata secondo modalità probabilmente considerate poco ortodosse dai più.

Costruire una cultura condivisa e dare vita a luoghi comuni/canti, lontani dalle forme politiche e impermeabili alla de/codificazione del potere, scriveva in uno dei tanti commenti lasciati su questo blog, parecchi anni fa.

Certo si possono prendere contromisure efficaci: variare e incrementare la biodiversità delle coltivazioni, costruire depositi di raccolta per l’acqua piovana, vasche di depurazione e riciclo delle acque di scarico, si possono cintare gli orti come basi dei marines in territorio talebano... tante cose. Ma quella fondamentale è la costruzione di reti solidali di scambio e mutuo aiuto nel proprio territorio, nella propria bioregione, ha lasciato scritto nel suo penultimo post.

Una bella poesia di Gary Snyder, che piaceva molto ad entrambi: per te Renato, ovunque tu sia.
 
Nel prossimo secolo,
o in quello successivo,
dicono,
ci saranno valli, pascoli
in cui ci incontreremo, se ce la facciamo.
Per scalare queste cime,
una parola per te,
per te
e per i tuoi figli:
state assieme,
imparate dai fiori,
siate lievi.

(Gary Snyder,
For the children)

7 commenti:

Franz Mosco ha detto...

lo sento ora da te :(

uffffff! :(

Franz Mosco ha detto...

Scordavo, ciao signora, un abbraccio :)

equipaje ha detto...

Non ne posso più di salutare coetanei, o quasi. Abbraccio anche a te *

erbaviola ha detto...

quindi per salutarti devo fingermi ventenne ora?

ti abbraccio per il ricordo di Renato, grazie, sai sempre scegliere le parole giuste.

equipaje ha detto...

Come se se ne fosse andato un fratello maggiore, che sapeva leggere nel cuore delle persone. Gary Snyder me l'ha fatto conoscere lui.

Lei mademoiselle cerchi di camparmi sino a trecentoventicinque anni, ma racumandi.

erbaviola ha detto...

Se mi promette lo stesso, Madam. Se no sa che noia...
365 anni a maledire Shopenhauer e l'idea che se l'uomo è intellettualmente dotato sta meglio da solo.

Ilaria pontiroli_FlowerVeg ha detto...

Ti ringrazio per il ricordo di mio fratello Renato....🦋(Ilaria Pontiroli)