lunedì 18 agosto 2008

A coltivar le celesti praterie







Gli esseri umani con le loro manomissioni fanno il danno, non riparano l'errore e quando i risultati negativi si accumulano, lavorano con tutte le energie per correggerli. Quando le azioni correttive sembrano avere successo, arrivano a considerare queste misure come splendide realizzazioni.

E' come se uno scemo saltasse sulle tegole del suo tetto e le rompesse. Quando poi comincia a piovere e il soffitto inizia a marcire, sale in fretta a riparare il danno, tutto contento alla fine di aver trovato una soluzione miracolosa

Allo scienziato succede la stessa cosa. Sta immerso nei libri giorno e notte, sforzando gli occhi e diventando miope, e se domandiamo che lavoro ha fatto in tutto quel tempo: ha inventato degli occhiali per correggere la miopia.



Masanobu Fukuoka, 1913-2008

So long, and thank for all the straw.

4 commenti:

Nicola ha detto...

raccolgo e giro l'augurio che un mio amico fukuokiano a fatto al vecchio maestro: "gli auguro di essere compostato...". Da vita a vita.

Anonimo ha detto...

Non mi stupirei se il "piccolo grande uomo" stesse preparando palline d'argilla per riverdire il cielo.
Ogni volta che guarderò un filo di paglia penserò un poco a lui.

equipaje ha detto...

Sì, Fukuoka lascia un segno ed un insegnamento: una tecnica ed una filosofia.

Quanto all'esser compostati, è destino che augurerei anche a me stessa (purché non arrivino poi i casalesi a rivendermi miscelata con le schifezze, mi seccherebbe assai) ;)

Anonimo ha detto...

già, parole sante...