"La gattara è, era, una figura del limite, che si muoveva ai bordi della civiltà, nelle nicchie, negli angoli rimasti un po' selvaggi, Nascosto nel post precedente come un gatto infrattato, c'è un link ad un bel saggetto di Anna Mannucci dal curioso titolo di La donna dei gatti : dalla gattara anomica alla tutor della legge 281 [*]. Lo riposto qui, consigliandone caldamente la lettura alle/agli amanti dei gatti: son solo 19 pagine, figure incluse. § § § C'era una volta il randagismo.
dove vive l'antico popolo dei gatti di Italo Calvino.
I gatti e la gattara stessa possono essere interpretati come il selvatico residuale che sopravvive nelle città, personaggi un po' di frontiera.
Una selvaticità che negli ultimi anni è in corso di domesticazione".
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Ok, ok, vi faccio un riassuntino :)
E c'era una volta anche la lotta al randagismo -rivolta principalmente ai cani- che consisteva nell'accalappiare gli animali, portarli al canile, attendere tre giorni e poi sopprimerli, gasandoli.
Questo è quanto avveniva in Italia, sino al 1991.
Nel 1991, in materia di "animali di affezione e prevenzione del randagismo" arriva la legge 281, che muta radicalmente la prospettiva: è vietato sopprimere i cani rinvenuti vaganti, è vietato maltrattare i gatti che vivono in libertà, il nuovo metodo per controllare le loro popolazioni non è più la soppressione bensì la limitazione delle nascite.
Una legge di civiltà che a volte gli animalisti -mutatis mutandis- paragonano alle grandi leggi di riforma degli anni '70 (statuto dei lavoratori, diritto di famiglia, sanità) ed in particolare alla legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi: "problemi" non più occultati e rimossi, ma "accolti" nella società. Poi uno legge di medici invitati alla delazione e questa della società accogliente sembra una fiaba scritta due bilioni di anni fa (ma non divaghiamo).
"Seguendo le gattare nei loro giri
si vedono sempre i gatti che le aspettano
nel posto e nell'ora giusta"
La si nomina al femminile perché -praticamente sempre- è donna. Sino ad una ventina di anni fa dare della "gattara" ad una donna era un insulto bello e buono: lo stereotipo la voleva infatti "vecchia, brutta, zitella, sola, povera, emarginata, di cattivo carattere e scarsa pulizia". E forse un po' strega.
Creta
"I gatti chiamano, anche senza miagolare, e la gattara va,
con i suoi piattini di cibo,
che qualcuno potrebbe interpretare come offerte propiziatorie.
Non rispondere a quel richiamo per lei è impossibile."
California
Con la legge 281 il gatto "randagio" italiano diventa gatto "libero".
La 281 ha alcune lacune: non specifica a chi competa la cattura dei gatti, chi li debba portare in ambulatorio per la sterilizzazione, chi ne curi la degenza post-operatoria. Ma, di fatto, la cattura non traumatica dei mici può avvenire soltanto con la collaborazione dell'unica persona in grado di avvicinare le colonie dei liberi felini: la gattara. Un riconoscimento di ruolo sociale che l'ha lentamente riscattata dall'emarginazione.
La gattara selvaggia è perciò andata addomesticandosi, sino ad evolvere in gattara istituzionalizzata. Ora è infatti la "responsabile di colonia felina", in qualche caso munita di patentino comunale, che si rapporta con istituzioni, veterinari, Asl e che -all'occorrenza- sa maneggiare leggi, ricorsi e petizioni: un'intensa attività sociale.
Non più conflitto, ma negoziazione: "la gattara ora ha la legge dalla sua e lo sa. La 281 è citata ripetutamente, come un litania, come un mantra".
Il termine "gattara" ha oggi perso ogni accezione negativa: dall'impotenza di un tempo si è passati all'orgoglio gattaro. § § § [*] Il saggio è comparso su La ricerca folklorica n. 48, ottobre 2003, ed è online grazie a Sandro Zucchi, docente alla Statale di Milano responsabile del "Seminario permanente su etica e animalismo" e di Quilp, il blog del seminario.
Nel 1995 i veterinari veneziani hanno ufficialmente definito il gatto come "arredo urbano", e la gattara come "tutor".
A Roma è in vigore il decalogo comunale dell'ecogattara: una serie di "regole che vogliono mettere ordine ad un'attività di base assolutamente irrazionale, un tentativo di governare le passioni".
"Antigone, insomma, è diventata una funzionaria statale".
La situazione dei gatti, complessivamente, è ormai molto migliorata.
La signora I.A., milanese, settantenne, combattiva ex-gattara, ha perciò deciso di diventare piccionara :-)
Le citazioni dal saggio sono in corsivo.
Foto da Flickr (5 credits su 6 nelle dida, autore della gattara californiana cercasi).
14 commenti:
oddio, vuoi vedere che sono piccionara? infatti ho portato un piccione ferito dal veterinario (sospettavo di Alice) e ho fatto lì la mia figura (di matta).
fortunatamente, ho trovato due più pazzi di me (uno dei due era un esperto di uccelli del giardino zoologico) che gli hanno fatto pure una radiografia, tutto gratis, perchè eravamo, come si dice, tutti e tre sopra o sotto le righe.
:DD
viva il piccione radiografato! :D
(questo blog ha dei lettori meravigliosi)
Sono storie di coraggio, credo! Le bizzarre ladies hanno avuto la capacità di compiere gesti di carità da posizioni sgradite, osteggiate, controcorrente.
Negli ultimi anni il “cat pride” giustamente si è affermato, almeno per salvare le vite. Ma c’è ancora da combattere.
L’Oasi felina di via Allende a Bologna (http://www.mondogattobologna.org/,http://www.comune.bologna.it/quartieresavena/associazioni-volontariato/tutela-ambientale.php), vicino alla quale abito, è un simpatico esempio di “domesticazione”. Non molto amata dai vicini che spesso arricciano il naso, l’Oasi tuttavia resiste da molti anni ormai, grazie alle gattare di oggi, che mi capita di vedere all’opera, il cui aspetto ricorda ancora, a dire il vero, il profilo tracciato da Equipaje…
>Con la legge 281 il gatto "randagio" italiano diventa gatto "libero".
Ho paura che se passa il Disegno di Legge del senatore Orsi sul riordino della legge sulla caccia, da gatto libero diventera' gatto morto.
http://www.verdiveneto.it/spip.php?article3130
QUI il testo del disegno di legge, che se qualcuno mi aiutasse a capire bene prima di partire anch'io per le crociate sarei molto contenta.
Comunque di questi non mi fido, nemmeno un po'! Casa delle liberta', si, stica!
PS: (l'avevo letto, il tuo link. Faccio i compiti IO :P)
:)
bellissimo post ed immagini spettacolari :-)
Grazie Marzia! Tutte le foto -tranne quella della gattara californiana, che vaga brada e senza segni visibili di riconoscimento- sono linkate all'autore.
Francesca, visto che qui si fanno i compiti: non è che si potrebbe avere anche il riassuntino di quelle *settantun* pagine di ddl? O:-)
(e si chiama Orsi, pure)
FrancoW: la descrizione è della Mannucci, il mio è solo riassunto commentato :)
però potresti scrivere sin dall'inizio che l'articolo è mio (è il frutto di più di dieci anni di ricerca...)
Ecco fatto :)
ciao, no, non fiorisce adesso la rosa, in estate! Ma è splendida e mooolto profumata. con i petali si possono fare marmallate e liquori.
a presto
cioccolatamara
L' interpretazione della legge 281 che citi è totalmente mia, non di generici animalisti, come invece hai scritto:
"che a volte gli animalisti -mutatis mutandis- paragonano alle grandi leggi di riforma degli anni '70 (statuto dei lavoratori, diritto di famiglia, sanità) ed in particolare alla legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi: "problemi" non più occultati e rimossi, ma "accolti" nella società."
Due anni fa' parto per la Corsica, al ritorno trovo il mio gatto senza i gioielli, le dame "protettrici" l'avevano catturato e castrato.
Poi l'anno dopo è sparito, i "signori" condomini della strada che porta da me hanno fatto la derattizzazione.
Però sono bravi, hanno messo una specie di self service per gatti con crocchette e acqua (godono corvi e gazze, visto che di gatti ce ne sono più pochi...)
le dame "protettrici" l'avevano catturato e castrato
Naaaaa! :-((
E corvi e gazze rimpinzate a crocchini riescono ancora a decollare oppure ormai razzolano? E avranno il colesterolo alto?
(è proprio così: ovunque tocchiamo facciamo danni)
lo devo ammettere... avrò letto questo articolo già 10 volte! e lo diffondo con piacere!
:))***
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