Rubo mezza giornata al lavoro e vado a ficcanasare in un garden del Varesotto mai visitato prima.
Tra le aromatiche avvisto una piantina (a me) sconosciuta con fogliazze disordinate non particolarmente graziose a vedersi, indicata come "Erba di San Pietro".
Questa qui:Balsamita major
Foglia leggermente gommosa al tatto, se sfregata emana un vago odore di menta.
Lunghezza della foglia senza picciolo: 7 cm.
Con dentellatura:
Nessuno dei miei libri sulle aromatiche menziona codesta Balsamita. Il Pignatti ne ricorda il nome comune di Erba amara, l'utilizzo ("Coltiv. come condimento, talora inselvatichita per giardini") e ne descrive individui nell'Asia occidentale.
Ma in rete si fanno cose, si conosce gente e si scoprono tradizioni ;)
Castel Goffredo -borgo dell'alto mantovano noto al più per i suoi calzifici- rivendica infatti un singolare diritto di primogenitura sull'utilizzo alimentare di quest'erba, vale a dire: "Se è vero che Castel Goffredo è sinonimo di calze, possiamo tranquillamente dire che lo è anche dei tortelli amari, benché al di fuori del nostro territorio pochi conoscono queste specialità. Non ci risulta infatti che nel mantovano, tranne che nel nostro comune o in quelli confinanti, nessuno confeziona tortelli amari, e noi stessi non capiamo come questa usanza non abbia superato i confini ristretti del nostro paese, vista la bontà, la delicatezza e la leggerezza [...]"
E se non li conoscono neppure nel mantovano... ;) Da dodici anni a questa parte Castel Goffredo ha intitolato al Tortello Amaro addirittura una sagra; esiste tanto di Comitato Tortello Amaro (!) con regolare Presidente (!!) che anche quest'anno organizza una festa di TRE giorni (!!!), dal 13 al 15 giugno.
Sono un tantino diffidente davanti a tutto quest'improvviso fiorire di nuove saghe alimentari -la saga della sagra- e sospetto costantemente operazioni di "invenzione della tradizione" (santo Hobsbawm, subito) ma tuttavia un salto a questa festona quasi quasi ce lo farei -anzi, propongo di ritrovarci tutti lì a giugno :)
Poteva mancare il libro? Macché.
Sulla "sconosciuta" Balsamita (ora pare che anche Carlo Magno ne andasse matto e che nessun convento medievale ne fosse privo) e sui suoi utilizzi alimentari si veda dunque: Polettini Paolo, Corresini Luciana / Il gioco dell'erba amara : a partire dal Tortello Amaro di Castel Goffredo - Mantova : Corraini, 2004.
Difficile trovarlo però: nelle biblioteche italiane ne esistono solo due copie, dalle parti di Mantova ;)
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