... a novembre Ginkgo femmina lascia cadere anche migliaia di pallette che paiono minuscoli kaki e sono invece grossi semi avvolti in un packaging antitutto.
Conviene non calpestarli: vuoi per l'effetto marmellata, vuoi perché la vulgata eurolfattiva sostiene che -ehm- puzzino un po'
Tappeto di foglie e semi di Ginkgo biloba
Che odore ha Ginkgo ♀? Prova a darmi un'idea.
Vediamo: moolto peggio delle foglie di Ailanthus bagnato, ma un po' meglio di uno straccio sporco di cibo per gatti lasciato marcire in acqua per un paio di settimane. E che sarà mai!
Non siate schizzinosi! I semi di Ginkgo si mangiano e -così almeno favoleggia il gourmet orientalecentrico- sono pure buoni.
Queste sono le pallette contenenti semi di Ginkgo biloba che ho raccolto per voi a Fino Mornasco (CO) sui marciapiedi di un viale interamente alberato a Ginkgo ♂ e Ginkgo ♀. Che non si dica che non vi voglio bene! :^)
Ed ora il momento davvero difficile: una bella molletta sul naso e pronti, via, apriamo!
Dentro l'involucro antiurto, ecco il seme vero e proprio
Ripulito e lavato sotto acqua corrente, il seme acquista un irreprensibile aspetto lindo e pinto, ben lontano dall'immonda marmellata di poco fa
Per utilizzarli occorre sgusciarli: muniamoci dunque di schiaccianoci facendo attenzione a non spappolarli.
E dentro, voila', finalmente il seme pronto per essere cucinato.
Purtroppo questa sera hanno declinato il mio invito a cena - paura, eh?- e son stata costretta a cambiare menù ;)
Ma eccovi la ricetta di una signora che i suoi semi di Ginkgo li ha raccolti a New York, sul marciapiede davanti a casa, e se li è cucinati e mangiati.
La signora è ancora viva, e blogga :)
I semi di G. si trovano in commercio -di solito nei negozi cinesi- col nome di White Nuts.
Sì, d'accordo, ma dopo tutte queste operazioni, la puzza? Meno, meno, anzi quasi più nulla, quella che ancora si sente dev'essere dettata dalla suggestione ('nzomma)!